Per alcune persone, si tratta di un aspetto così tanto importante da essere addirittura quotidiano mentre, per altre, è semplicemente un qualcosa che definisce il proprio tempo, scandisce la maggior parte delle proprie attività o semplicemente tiene compagnia quando ci si trova a riposo, in movimento o durante il lavoro. Stiamo parlando della musica, più che un semplice strumento di contorno nella vita delle persone; anzi: nella maggior parte dei casi si tratta della componente principale delle passioni di un individuo. Purtroppo, non è sempre possibile ascoltare musica gratis, ma esistono alcune piattaforme che garantiscono un ascolto gratuito o, comunque, pagando poco attraverso la scelta di pacchetti mensili annuali: ma di quali si tratta?

Youtube

Non si può che partire da Youtube, se si citano piattaforme che permettono di ascoltare musica in maniera gratuita, avendo a disposizione una vasta realtà di canzoni, album, tracce musicali e artisti che sono del tutto sconosciuti in altre realtà o aggregatori di canzoni. Ovviamente, quando si fa riferimento a Youtube, bisogna accettare il fatto che a pubblicare non siano soltanto le case di produzione e di distribuzione, ma anche utenti che hanno avuto semplicemente modo di registrare la traccia da un proprio dispositivo, caricandola sulla piattaforma; ciò determina un abbassamento della qualità strumentale e vocalica di un brano, che se vuole essere percepito al massimo della sua qualità dovrà essere ascoltato semplicemente altrove. 

Al di là di ciò, Youtube è una piattaforma assolutamente immensa e potenzialmente infinita di artisti da scoprire in tutto e per tutto, attraverso i quali costruire la propria cultura musicale o semplicemente accompagnare le proprie attività; ovviamente, non si può tenere l’app in background a meno che non si effettui un abbonamento a Youtube Premium, che contemporaneamente elimina anche le fastidiose ads pubblicitarie presenti sul servizio. 

Telegram

Altra piattaforma che garantisce l’ascolto di diversi brani, artisti, album e compilation musicali è Telegram, un vero e proprio regno di file che possono essere ottenuti attraverso i diversi canali disponibili all’interno del servizio. Le canzoni andranno cercate direttamente dall’apposito tasto (caratterizzato dalla lente di ingrandimento) per poi scaricarle sul proprio dispositivo, da cui sarà possibile ascoltarle direttamente dalla schermata dei file. Ovviamente, non si tratta del metodo più etico possibile, soprattutto nel rispetto degli artisti e delle royalties derivanti dalla loro arte: ciò non costituisce un divieto di ascolto, ma un memorandum da tenere bene a mente quando si compiono atti che per sé possono sembrare irrilevanti mentre, per un artista, piuttosto significativi. 

Spotify

Prima tra le applicazioni “a pagamento”, benché presenti anche una controparte gratuita, è quella di Spotify. Non ha certamente bisogno di presentazioni, ma vale la pena offrire una differenza tra la versione gratuita e quella a pagamento, benché il numero di artisti, canzoni e album sia prettamente lo stesso. Con la versione standard di Spotify la propria scelta sarà limitata, dal momento che – se si seleziona un artista o una canzone dalla barra di ricerca – non sarà possibile ascoltare direttamente quel che si vuole, ma una riproduzione casuale (e con un massimo di skip disponibili) di canzoni che “ruotano” intorno all’artista o al brano premeditato. Non è possibile, inoltre, scaricare i brani per ascoltarli offline, ma si possono salvare playlist o podcast, per cui la navigazione è invece libera. Con Spotify Premium c’è la massima possibilità di scelta disponibile, oltre che la garanzia di salvare brani, selezionare la traccia richiesta e tanto altro. 

Tidal, Apple Music, Amazon Music e TikTok

Con caratteristiche non del tutto dissimili rispetto alla precedente piattaforma considerata, anche Tidal, Apple Music e Amazon Music presentano una gestione di pacchetti, caratteristiche e funzioni disponibili sia gratuitamente che a pagamento. Ovviamente, la disponibilità delle piattaforme è differente a causa della diversa gestione dei diritti d’autore ma, in linea di massima, gli artisti che si possono trovare in una saranno disponibili anche nelle altre piattaforme: la scelta potrà variare a seconda della comodità che si avverte con uno dei servizi o, semplicemente, in virtù del costo che dovrà essere sostenuto per gestire il proprio abbonamento ogni mese. E se si cerca una traccia gratuita da riprodurre, non solo per un eventuale video da pubblicare… non ci si dimentichi di TikTok!

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